Il Cammino Basiliano

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16 de Marzo de 2021 Mariano

Ci sono voluti ben 14 anni di studi e circa 10 di cammini e scoperte di nuovi percorsi, ma poi finalmente l’Associazione Camminatori Basiliani ha finalmente ufficializzato e reso disponibili le mappe gps complete per poter affrontare in sicurezza il Cammino Basiliano, un itinerario che percorre tutta la Calabria da Nord a Sud e che consente non solo di immergersi completamente nella storia dei luoghi che si incontrano durante il percorso, ma anche di apprezzare le tantissime meraviglie naturali della Calabria, che certamente non sono poche.

Si parla tanto del Cammino di Santiago, di quello di St. Cuthbert, o di quello del Santuario di Fatima, e pochissimo del Cammino Basiliano, ma in realtà quest’ultimo non è secondo a nessuno in quanto a lunghezza e storicità dei luoghi che esso va a toccare; si parte da Rocca Imperiale, nel bel mezzo del Golfo di Taranto (siamo sul versante ionico della Calabria), si valica il massiccio del Pollìno, linea naturale di confine con la Basilicata, per poi immergersi nell’Aspromonte e nelle Serre Calabresi, addentrandosi nella parte più interna dell’Altopiano della Sila ed affrontando le ben 72 tappe che condurranno fino a Reggio Calabria, alcune di esse molto dure ed impegnative.

Storia dei monaci basiliani

Nel periodo in cui la nostra penisola era sotto la dominazione bizantina, giunsero nelle terre salentine i monaci basiliani, seguaci dell’ordine di San Basilio, vescovo e teologo greco antico vissuto tra il 330 ed il 380 d.C.; San Basilio, messo in fuga da un editto dell’Imperatore bizantino Leone III Isaurico che ordinava la distruzione delle immagini sacre e delle icone religiose in tutto l’Impero, si stabilì con i seguaci del suo ordine dapprima in Puglia ed in Sicilia, per poi spostarsi verso Calabria e Basilicata, dove fondò la maggior parte dei suoi monasteri.

I luoghi di culto e di raccolta in preghiera furono edificati in piccoli sobborghi isolati e raggiungibili unicamente attraverso sentieri impervi e tortuosi, scelta mirata a costruire delle piccole comunità di carattere principalmente caritativo e di aiuto verso i poveri, luoghi in cui si prestavano cure ai malati e si offriva lavoro ai più bisognosi; lavoro manuale e preghiera erano i due princìpi fondamentali della regola basiliana per rinfrancare corpo e spirito.

Quasi 1.000 Km di sentieri e percorsi

Si va dalla zona dell’alto Ionio che fa parte della provincia di Cosenza per discendere a capofitto tutta la Calabria fino ad arrivare allo Stretto di Messina, attraversando una tra le regioni con più bellezze naturali di tutta Europa; lungo il tragitto castelli, opere d’arte, centri storici, luoghi di culto, e mille altre testimonianze di antiche civilizzazioni, il tutto immerso nel meraviglioso scenario naturale dell’Altopiano della Sila, uno spettacolo davvero imperdibile.

Il percorso è stato sapientemente diviso in tappe, e si è fatto in modo che ogni tappa corrisponda più o meno ad un giorno intero di cammino (ovviamente contemplando le soste necessarie); si parte come detto da Rocca Imperiale un borgo medievale in cui si respira aria di storia e di antiche civilizzazioni, si attraversano altri piccoli comuni appartenenti al versante ionico della Calabria come Nucara, Canna, Oriolo, Alessandria del Carretto, Cerchiara Calabra e si raggiunge il suggestivo borgo di Civita, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Altre tappe obbligatorie prevedono poi il passaggio per Corigliano, Rossano, Longobucco, Terranova di Sibari tutte località storiche dove è possibile entrare in contatto con la storia e respirarla a pieni polmoni, fino ad arrivare a Reggio Calabria.

Un progetto per divulgare le ricchezze culturali della Calabria

A parte l’inestimabile valore storico dei luoghi toccati dall’itinerario del Cammino Basiliano, che consentirà di conoscere fortezze, monasteri, chiese e luoghi di culto di vario genere, il percorso offre anche la possibilità di addentrarsi nella natura più selvaggia degli Appennini Calabresi, di esplorare l’Aspromonte, di fermarsi in borghi antichissimi e ricchi di storia per viverne le suggestioni e, perché no, anche di assaggiare piatti tipici di questi posti, apprezzando la grande mescola di culture e costumi dei vari popoli che li hanno vissuti.

E’ senza dubbio un gran bel pellegrinaggio il Cammino Basiliano, e non deve impressionare per la sua lunghezza o per la presenza di alcuni tratti del percorso definiti ‘wild’ per la loro difficoltà quasi estrema; se ci si organizza bene, esistono tratti del percorso perfettamente adatti anche ai meno esperti, ai più anziani, ed ai bambini, con molte attrazioni naturali ‘divertenti’ per far si che siano sempre ben carichi e vogliosi di avventura, e non si annoino mai durante l’itinerario scelto. Fiumi e torrenti da guadare, rocce impervie da valicare, prati e boschi nei quali scorazzare, insomma non manca proprio nulla per passare bei momenti in compagnia ed acculturarsi a contatto con la natura.