Il cammino al Santuario di Fatima

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22 de Luglio de 2020 Mariano

Il pellegrinaggio a Fatima è un qualcosa di veramente mistico, il luogo evoca la presenza di un Dio raggiante e misericordioso, ed il cammino verso il Santuario rappresenta proprio il cammino verso Dio, un cammino che ripercorre tutta la vita sin dall’infanzia ed attraverso il quale si può giungere alla consapevolezza di Dio ed alla fede nella sua parola.
Il percorso per andare a visitare il Santuario della Madonna di Fatima è perfettamente fattibile anche in auto, autobus o altro, ma ovviamente non sarebbe la stessa cosa; i veri pellegrini si muovono a piedi e soffrono, perché è attraverso la sofferenza che si ottiene la purificazione interiore e ci si avvicina a Dio.

Sono quattro i cammini solitamente utilizzati dai fedeli per raggiungere Fatima: il cammino del Tago, il cammino del Nord, il cammino di Nazarè ed il cammino Carmelitano, e tutti e quattro i percorsi offrono, oltre alla magia ed alla ‘spiritualità’ del viaggio, pace, tranquillità e paesaggi mozzafiato, vale sicuramente la pena farci un viaggetto.

Storia e leggende sul Santuario di Fatima

Sono tre cuginetti, tre piccoli pastori del posto, tre bambini di 10, 9 e 7 anni i protagonisti principali delle vicende che hanno reso celebre Fatima,facendola diventare mèta di continui pellegrinaggi dal 1917 ai giorni nostri; in un primo momento i loro racconti sembravano frutto dell’immaginazione, poi invece i fatti hanno assunto toni via via sempre più seri fino ad essere stati riconosciuti come fenomeni religiosi realmente accaduti.

Tutto iniziò in realtà già nel 1915, quando fu un Angelo ad apparire alla piccola Lucia con le sembianze di una statua di neve, ma lei decise di non raccontare nulla ai suoi genitori perché impaurita, ecco il motivo per cui la cosa tardò a venir fuori; era un giovane tra i 14 ed i 15 anni racconta Lucia, e la luce del sole lo rendeva trasparente, quasi cristallino. Lucia è sicura che si trovava in compagnia dell’Angelo della Pace.

Apparizioni avvenute nel Santuario di Nostra Signora di Fatima

La prima delle apparizioni di cui si hanno testimonianze piuttosto credibili risale al 1917, anche se la stessa Lucia dos Santos, la bambina di 10 anni protagonista dell’accaduto insieme ai suoi due cuginetti Francisco Marto di 9 anni e la sorellina Giacinta di appena 7, racconta di averne avuta anche un’altra due anni prima quando, mentre recitava il rosario con alcune sue amiche, vide una figura quasi trasparente sospesa nell’aria che scomparve non appena le bambine terminarono la preghiera.

Lucia racconta che il 13 Maggio del 1917, mentre con i suoi cuginetti portava a pascolare il gregge nei dintorni di Fatima e, come era solita fare dopo una piccola merenda, si riuniva in preghiera con loro per recitare il Rosario, vide la Madonna, che le parlò e disse ‘Non abbiate paura, non voglio farvi del male, volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Lui vorrà mandarvi per ottenere il perdono dei peccati e la conversione dei peccatori?’ I piccoli pastorelli annuirono, e da quel momento furono protagonisti di una serie di apparizioni che man mano coinvolgevano sempre più gente, a tal punto da essere in seguito considerate ufficialmente credibili.

Tappe più importanti dell’itinerario

Si può dire che il cammino di Fatima può essere effettuato in circa 10-12 giorni, spendendo approssimativamente tra i 250 ed i 300 €; ovviamente si tratta di una statistica basata su esperienze concrete tenendo, come si suol fare in questi casi, le spese abbastanza contenute e limitate ai minimi indispensabili, proprio nel più puro spirito da pellegrino fedele. Poi ognuno è libero di interpretare quest’avventura come crede, non ci sono regole.

Tenendo conto che mediamente si riusciranno a percorrere non più di 20 km al giorno (per i più allenati), sarebbe opportuna una equa suddivisione in tappe per portare a termine l’impresa senza danni fisici; ad esempio: Lisbona-Belem-Cascais potrebbe esserne una, poi Sintra-Ericeira, Ericeira-Santa Cruz, Santa Cruz-Areja Branca, e di lì Peniche, Atoguia de Baleia, Foz de Arelho, Alcobaca, Alvados…tutto con calma e senza stress, rispettando esattamente il più puro spirito dei pellegrini di quei tempi.

Consigli utili per affrontare il cammino al Santuario di Fatima

Quando ci si avventura in percorsi lunghi ed articolati come in questo caso e si desidera veramente respirare a pieni polmoni tutta la magia dell’esperienza che si sta vivendo, il consiglio più utile che si possa dare a chi è in partenza è quasi sempre lo stesso; portare con se un solo bagaglio di dimensioni piccole e molto maneggevole, un bagaglio contenente in pratica gli oggetti che sicuramente serviranno e quelli di cui non si può proprio fare a meno.

Kit di pronto soccorso, creme protettive ed idratanti per il corpo, alcune calze di spugna per contenere i danni ai piedi, un paio di asciugamani, una maglia più pesante nel caso la temperatura si irrigidisse improvvisamente, cappellino, occhiali da sole, e la mitica cartina geografica di sempre. Oltre a questi piccoli dettagli è sempre bene programmare l’itinerario, prevedendo tutte le soste necessarie per rifocillarsi e riposare un po’, in modo tale da godersi l’esperienza e non trasformarla in una maratona di carattere competitivo.